Nel 2007, a circa tre anni dal conseguimento del titolo, il 73,3% dei laureati in corsi lunghi svolge un’attività lavorativa, il 14,1 è in cerca di occupazione, mentre il 12,6%, pur non lavorando, dichiara di non essere alla ricerca di lavoro.
La quota di occupati tra i laureati nei corsi triennali, pari al 73,1%, è sostanzialmente simile a quella dei laureati in corsi lunghi.
Viceversa, è più contenuta la quota di giovani in cerca di lavoro (12,2%).
In prima battuta, si delinea, quindi, un migliore inserimento occupazionale per i laureati in corsi brevi, che registrano un tasso di disoccupazione più contenuto (14,3% rispetto al 16,1%).
I laureati nei corsi lunghi sono invece più favoriti nel trovare un lavoro continuativo dopo la laurea (sono il 56,2% contro il 48,5% dei laureati "triennali").
In effetti, l’occupazione tra i laureati in corsi brevi è maggiormente caratterizzata dalla presenza di studenti lavoratori, cioè, di persone impegnate in lavori iniziati prima del conseguimento del titolo.
Fonte: ISTAT
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