giovedì 31 luglio 2008

La scelta dell'Università dopo la maturità.


Finito il tour de force degli esami di maturità, molti neodiplomati si stanno godendo il meritato riposo.
Le vacanze di coloro che a settembre vogliono iscriversi a un corso universitario non potranno però durare in eterno: le facoltà a numero chiuso, infatti, ogni anno vedono ai nastri di partenza oltre 200 mila studenti, che devono passare il test di ammissione. Ma come si sceglie la giusta facoltà?
Come si fa a decidere qual è il giusto ateneo in cui studiare? Quali sono le opportunità di lavoro che ciascun indirizzo offre?

A cosa serve la preiscrizione

Gli studenti dell’ultimo anno delle superiori interessati all’accesso ai corsi di laurea universitari, ai corsi delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) o anche solo all’inserimento nel mondo del lavoro, quest’anno hanno avuto la possibilità – dal 28 marzo al 28 aprile – di ricorrere alla preiscrizione, utilizzando un apposito modulo disponibile sul sito web del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e presso tutte le scuole.
Il sistema della preiscrizione (stabilito dal MIUR con il decreto ministeriale del 28 marzo 2008) non vincola in alcun modo lo studente, che al momento dell’iscrizione vera e propria è libero di scegliere altro, rispetto ai tre corsi indicati nel modulo di preiscrizione; il suo scopo è invece quello di permettere agli atenei di predisporre iniziative e attività di orientamento in base alla scelta dei corsi di laurea o di diploma accademico e di consentire un’adeguata programmazione dell’offerta formativa e dei servizi destinati agli studenti, come informazioni sulle opportunità di tirocini formativi, sulle disponibilità delle strutture didattiche e dei servizi dedicati agli studenti, sull’adeguata preparazione iniziale richiesta per il corso prescelto e, se necessario, sulle modalità di verifica, nonché sulle eventuali attività formative propedeutiche.

Corsi di laurea a numero chiuso

Con la legge n. 264 del 1999 l’Italia si è adeguata al sistema del numero programmato, piuttosto diffuso in molte istituzioni universitarie europee, regolamentando l’accesso ad alcuni corsi di laurea con un test di ammissione.
Lo scopo del cosiddetto “numero chiuso” è duplice: da un lato, quello di equilibrare il rapporto tra numero di studenti e qualità e capacità delle strutture universitarie che li accolgono, dall’altro quello di regolare l’offerta di professionalità richieste dal mercato.
Per ogni corso a numero chiuso viene pubblicato un bando di concorso nel quale vengono indicati il numero dei posti disponibili, i termini di iscrizione, la data e le modalità di svolgimento della prova di ammissione.
A partire dal mese di agosto i bandi sono normalmente reperibili presso le segreterie delle università, mentre le prove di selezione si tengono, solitamente, nelle prime settimane di settembre.
Dato che l’accesso al corso è condizionato dal superamento del test, è sempre consigliabile preiscriversi ai test di ammissione in più sedi e sostenere più prove, in modo da aumentare le probabilità di successo.
La scelta dell’ateneoIn Italia sono 60 gli atenei statali e 13 quelli non statali (a cui si aggiungono tre atenei che offrono un’area di studio unica) che, grazie ai nuovi obblighi sulla trasparenza e i “requisiti necessari” previsti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno cominciato a competere su temi come docenza, organizzazione della didattica e ricerca.

La scelta del corso di laurea

I corsi offerti dalle università italiane oggi sono circa un centinaio, alcuni molto diffusi, altri che si tengono invece in pochi atenei.
Prima di scegliere il corso che si ritiene adatto alle proprie inclinazioni, è bene informarsi in modo approfondito sulle sedi in cui ogni corso è attivato, sul percorso universitario, sulle prospettive professionali che si aprono alla fine degli studi.
Da valutare è anche la possibilità di scegliere un diploma universitario, nato per fornire una preparazione di livello universitario, finalizzata però a un immediato e operativo inserimento nel mondo del lavoro.
I siti internet che offrono sistemi per valutare i propri interessi sono molti. Tra quelli istituzionali bisogna segnalare il portale del MIUR, realizzato per orientare i ragazzi interessati all'iscrizione all'università e nella scelta del corso di studi che più risponde ai loro interessi, e il sito del Ministero dell’Istruzione, che fornisce la Guida all’Istruzione Superiore e alle Professioni, pubblicata in formato .pdf. Per individuare la facoltà più appropriata su base geografica, invece, è disponibile CercaUniversità, un servizio sponsorizzato dal Ministero che aggrega le ricerche possibili che riguardano l'Università, dai corsi di laurea ai finanziamenti, dai docenti agli studenti universitari, dai bandi alle statistiche.
Per coloro che spingono lo sguardo anche oltre i confini italiani, l’Università di Bologna offre una guida a tutte le università presenti nel mondo, completa di link e informazioni utili.

Come studiare e come scegliere

Su Internet o sui libriI siti online che offrono test di ammissione, manuali di sopravvivenza, scambi di opinioni e consigli sono numerosi, ma non sempre sono affidabili.
Se Internet è diventata senza dubbio la più grande fonte di notizie, è anche vero che non è sempre aggiornata. Analizzando alcuni siti che offrono la possibilità di effettuare gli esami di ammissione, ad esempio, abbiamo trovato un test per la facoltà di giurisprudenza chiaramente datato: alla domanda “quanti paesi fanno parte dell’Unione Europea?” dava come risposta esatta “15”, sebbene sia dal 2004 che i paesi membri non sono più 15 (e dal 2007 sono ben 27). Dunque, è essenziale non prendere per oro colato ciò che circola in rete. L’alternativa a Internet è la libreria: i volumi sull’argomento sono numerosissimi, da quelli che aiutano a prepararsi per i test (ma occhio all’anno di edizione, bisogna scegliere sempre i più aggiornati!), a quelli che forniscono un orientamento alla giusta facoltà, la scelta è vastissima.

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